Dipendenza affettiva e relazioni tossiche: un’analisi psicodinamica delle dinamiche relazionali disfunzionali

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Dipendenza affettiva e relazioni tossiche: un’analisi psicodinamica delle dinamiche relazionali disfunzionali

La dipendenza affettiva e le relazioni tossiche sono fenomeni sempre più diffusi e studiati in psicoterapia. Coinvolgono meccanismi psichici profondi e strutture di personalità fragili, influenzando la qualità della vita e il benessere psicologico delle persone coinvolte. Queste dinamiche si manifestano attraverso legami caratterizzati da narcisismo, codipendenza e, in alcuni casi, violenza emotiva e sessuale.

Negli ultimi anni, l’interesse per questi temi è cresciuto grazie agli sviluppi nelle neuroscienze affettive, nella teoria dell’attaccamento e negli approcci psicodinamici. In questo articolo, esploreremo in dettaglio il fenomeno della dipendenza affettiva, le caratteristiche delle relazioni tossiche e il ruolo della codipendenza, fornendo strumenti per comprendere e superare questi schemi disfunzionali.

Dipendenza affettiva: cos’è e come si manifesta

La dipendenza affettiva è una forma di attaccamento patologico in cui una persona sente il bisogno di un’altra per mantenere il proprio equilibrio emotivo. Secondo Bowlby (1969), l’attaccamento insicuro sviluppato nell’infanzia può predisporre a relazioni in cui la paura dell’abbandono genera una sottomissione psicologica all’altro.

Segnali della dipendenza affettiva

Chi soffre di dipendenza affettiva tende a manifestare alcuni comportamenti e pensieri ricorrenti:

  • Paura ossessiva dell’abbandono: Il pensiero di perdere il partner genera ansia intensa.
  • Bisogno costante di conferme: La propria autostima dipende dalle attenzioni e dall’approvazione dell’altro.
  • Sacrificio di sé stessi per la relazione: Il benessere personale viene messo in secondo piano.
  • Difficoltà a prendere decisioni in autonomia: Anche le scelte più semplici vengono demandate al partner.
  • Idealizzazione del partner: Il partner viene percepito come insostituibile, anche quando il rapporto è tossico.

Dipendenza affettiva e neuroscienze

Le neuroscienze affettive hanno dimostrato che i circuiti cerebrali coinvolti nella dipendenza affettiva sono gli stessi della dipendenza da sostanze (Fisher et al., 2016). In particolare, il sistema di ricompensa dopaminergico viene attivato quando il soggetto riceve attenzioni dal partner, creando un meccanismo di craving emotivo. Questo spiega perché le persone con dipendenza affettiva trovano estremamente difficile interrompere relazioni dannose, nonostante siano consapevoli della loro tossicità.

Relazioni tossiche e narcisismo patologico

Le relazioni tossiche si sviluppano spesso tra persone con una forte dipendenza affettiva e partner con tratti narcisistici. Il narcisismo patologico, descritto da Kernberg (1975) e Kohut (1977), si manifesta in individui che oscillano tra grandiosità e vulnerabilità estrema, bisognosi di controllo e di conferme costanti.

Caratteristiche delle relazioni tossiche

Le relazioni tossiche seguono spesso un ciclo ripetitivo composto da tre fasi:

  1. Idealizzazione: Il partner narcisista mostra grande affetto, conquistando la fiducia della vittima con gesti e parole affascinanti.
  2. Svalutazione: Dopo aver ottenuto il controllo emotivo, il narcisista inizia a criticare, umiliare e manipolare la vittima.
  3. Scarto e ripresa: Il partner tossico abbandona improvvisamente la vittima o si allontana emotivamente, per poi tornare con promesse di cambiamento.

Queste dinamiche rendono la vittima dipendente dal partner, intrappolata in una relazione che oscilla tra amore e sofferenza.

Codipendenza: quando la relazione diventa un’ossessione

La codipendenza è un concetto che originariamente si riferiva alle relazioni con persone dipendenti da sostanze (Beattie, 1987), ma oggi è ampiamente utilizzato per descrivere dinamiche relazionali disfunzionali.

Segni della codipendenza

  • Difficoltà a stabilire confini sani: Si accettano comportamenti nocivi pur di mantenere la relazione.
  • Senso di responsabilità per il benessere del partner: La felicità dell’altro diventa più importante della propria.
  • Necessità di controllare o “salvare” il partner: Il tentativo di cambiare il partner diventa un’ossessione.
  • Paura della solitudine: L’idea di stare da soli è insopportabile.

La codipendenza si sviluppa spesso in persone cresciute in famiglie disfunzionali, dove l’amore era condizionato a determinati comportamenti. Questo porta a ricercare inconsciamente partner che riproducono schemi relazionali già vissuti nell’infanzia.

Conclusioni: problemi, desideri e soluzioni

Molti pazienti che si rispecchiano in queste dinamiche riferiscono sentimenti di vuoto interiore, ansia costante e la difficoltà di immaginare una vita senza il partner, nonostante riconoscano il dolore della relazione. Il desiderio più profondo è quello di sentirsi amati, riconosciuti e al sicuro, senza dover sacrificare la propria identità.

Le soluzioni per uscire da una relazione tossica o dalla dipendenza affettiva si basano su tre elementi fondamentali:

  1. Consapevolezza e accettazione: Riconoscere la propria vulnerabilità e il ruolo che si sta giocando nella relazione è il primo passo per il cambiamento.
  2. Lavoro sull’autostima: Rafforzare il proprio valore personale e imparare ad amarsi senza cercare conferme esterne è essenziale per costruire relazioni sane.
  3. Sviluppo dell’indipendenza emotiva: Costruire una rete di supporto, esplorare nuovi interessi e imparare a godere del tempo con sé stessi aiuta a ridurre la paura della solitudine.
  4. Psicoterapia e percorsi di crescita: Tecniche come l’EMDR, la psicosintesi terapeutica o la mindfulness possono aiutare a elaborare le ferite del passato e costruire nuove modalità relazionali.

Superare la dipendenza affettiva è un processo che richiede tempo e impegno, ma è possibile trasformare il dolore in un’opportunità di crescita e scoperta di sé. Liberarsi da una relazione tossica non significa solo allontanarsi dal partner, ma anche imparare a scegliere sé stessi, a riconoscere il proprio valore e a costruire un amore che sia prima di tutto per sé stessi.

Bibliografia

  • Bancroft, L. (2002). Why does he do that? Inside the minds of angry and controlling men. Berkley Publishing Group.
  • Beattie, M. (1987). Codependent No More: How to Stop Controlling Others and Start Caring for Yourself. Hazelden.
  • Bowlby, J. (1969). Attachment and Loss: Vol. 1. Attachment. Basic Books.
  • Carnes, P. (2019). The Betrayal Bond: Breaking Free of Exploitive Relationships. Health Communications.
  • Fisher, H. E., Brown, L. L., Aron, A., Strong, G., & Mashek, D. (2016). The neural mechanisms of mate choice and relationship maintenance. Nature Reviews Neuroscience.
  • Herman, J. (1992). Trauma and Recovery: The Aftermath of Violence–From Domestic Abuse to Political Terror. Basic Books.
  • Kernberg, O. (1975). Borderline Conditions and Pathological Narcissism. Jason Aronson.
  • Kohut, H. (1977). The Restoration of the Self. University of Chicago Press.
  • Walker, P. (2013). Complex PTSD: From Surviving to Thriving. Azure Coyote.
  • Whitfield, C. L. (1991). Healing the Child Within: Discovery and Recovery for Adult Children of Dysfunctional Families. Health Communications.

 

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